Dalla nostra costituzione la nostra vocazione è stata quella di promuovere l’attività motoria e l’educazione al movimento, in particolare quella mediata dalla pagaia e dal remo fra tutti i cittadini, specialmente fra coloro che ne traggono maggior beneficio come i disabili.
La nostra scommessa è quella di coinvolgere le persone disabili mettendole letteralmente “ai remi” di barche appositamente adattate. La nostra proposta si sviluppa in un contesto inconsueto per la maggior parte dei partecipanti dato che si è a contatto con l’acqua, elemento mutevole di scarsa familiarità che impone di adattare i processi percettivi coscienti ad un ambiente diverso da quello solito sulla terra-ferma e questo rende meno discriminante anche un’eventuale disabilità.
Negli anni passati siamo riusciti ad avvicinare ad una pratica sportiva ad alto contenuto formativo sia sul piano motorio sia su quello emotivo-relazionale, un migliaio di ragazzi torinesi e numerosi ragazzi portatori di handicap. Lo scopo è riconoscere il “diritto al tempo libero”, come occasione reale di integrazione sociale puntando sulla promozione di uno sport veramente inclusivo, praticato in integrazione tra persone disabili e non, si impara in questo modo ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti.
La condivisione degli obiettivi sportivi permette di apprezzare le ricchezze che la diversità porta con sé.